Tailoring the armchair : the VIP line

Ad ognuno la sua poltrona

Per chi va in ufficio col sorriso. Per chi studia. Per chi lavora sodo per raggiungere i propri obiettivi. Per chi ambisce ad occupare un posto che gli calzi a pennello. Per ognuno di loro, la Vittorio Pappalardo VIP realizza la poltrona perfetta. Si trova in Via Sedile di Porto, nel cuore del centro storico di Napoli, ed ha “messo a sedere” capi di Stato, ministri, prefetti, manager, persino il papa. A fondare questa realtà, e a renderla leader nella produzione di poltrone ergonomiche personalizzate, è stato Vittorio Pappalardo, oltre quarant’anni fa. A raccontarla e a viverla in prima persona, oggi, è sua figlia, Vittoria: “Sono cresciuta sul banco da taglio tra suoni e frastuoni di produzione. Il mio papà mi ha trasmesso l’amore e la passione per questo lavoro”. Vittoria indossa il camice, maneggia con disinvoltura tessuti e strumenti, fa progetti, aggiungendo alla classica lavorazione delle poltrone un tocco personale: “Qualche tempo fa ho avuto l’idea di collaborare con giovani e talentuose artiste, che hanno apportato alle nostre poltrone colore ed estro. La mia vocazione è estetica e creativa, per cui mi sono laureata in Interior Design. Ho deciso poi di completare gli studi specializzandomi in Comunicazione pubblica e d’impresa, scelta che mi ha permesso di avere una visione globale dell’azienda”. Di questo mestiere a Vittoria piace “la creatività e la possibilità di trasmettere emozioni all’utilizzatore”. D’altronde, come dice il suo papà, “una poltrona non è fatta solo di spugna, ferro e legno”. Dietro ogni singolo prodotto c’è un lavoro articolato: si parte dall’ascolto delle esigenze del cliente e della destinazione d’uso della poltrona.
Si procede in laboratorio con la realizzazione vera e propria del ‘corpo macchina’, che il cliente dovrà provare per verificare che gli “calzi a pennello”. Si passa infine alla fase della personalizzazione della poltrona, che tiene conto dell’ambiente in cui questa sarà inserita e dello stile della persona a cui è destinata: per l’utenza femminile c’è la linea glamour, dotata anche di gruccia appendigiacca e pomello appendiborsa; ci sono poltrone d’artista, dipinte a mano dall’artista e designer belga Sarah Van Hoe, capaci di rendere uffici, sale riunioni e luoghi di lavoro particolarmente vivaci. E ancora poltrone gioiello, rivestite con tessuti di San Leucio e impreziosite da gioielli realizzati a mano dall’orafa
Sara Lubrano [abbiamo parlato anche di lei in questo numero, ndr]. C’è infine la linea security, studiata
per imprenditori, questori, prefetti e chiunque necessiti di un’arma per la difesa personale: la fondina portapistola è posizionata sotto il sedile. “Ogni poltrona è diversa dall’altra” continua Vittoria. “Per questo motivo ha una sua matricola identificativa, che ci consente, anche a distanza di tempo, di risalire allo schema di produzione e, eventualmente, di fare manutenzione”. La poltrona
preferita di Vittoria Pappalardo? “La Junior Plus perché è espressione di flessibilità e la flessibilità è una buona filosofia di vita e di gestione aziendale”. ■

Poltrone su misura per clienti VIP

Nel cuore di Napoli da trent’anni un’azienda “mette a sedere” personaggi prestigiosi. Ma non chiedete una sedia in pelle nera.

«Il mio obiettivo principale è la soddisfazione del cliente. Chiudere gli occhi e non pensare a chi si ha davanti. Trattare bene tutti indipendentemente dalla posizione economica e sociale. Usare lo stesso entusiasmo per ogni cliente piccolo o grande. E creare un prodotto originale. Se qualcuno entra in una stanza e dice: bella questa poltrona, ma chi l’ha fatta? Beh questo è il mio gol». 

Vittorio Pappalardo accontenta tutti e adesso sogna il Presidente Napolitano

Spesso e volentieri si accusano i politici di essere troppo attaccati alle poltrone. E se la colpa fosse di chi le poltrone le fa? Proviamo a chiederlo a Vittorio Pappalardo, imprenditore artigiano che, da più di trenta anni, nel cuore di Napoli, in Piazza S.Onofrio, produce poltrone d’ufficio destinate specialmente a uomini di potere. Pappalardo ci illustra subito la sua filosofia: «La poltrona per me è come un vestito, una cravatta, un qualcosa che si indossa ogni giorno e che deve perfettamente adattarsi alla personalità di chi la usa». Altro aspetto fondamentale è lo studio dell’ambiente in cui il prodotto è collocato: il legno, il tessuto, tutto deve intonarsi con ciò che lo circonda. «Bisogna ragionare con gli occhi del cliente – dice Pappalardo – e creare un rapporto di tranquillizzante fiducia curando ogni minimo particolare». Pappalardo lo “svizzero” così lo ha definito uno dei suoi prestigiosi clienti il giornalista Giuseppe Pacileo. Tanti i personaggi famosi che si sono affidati alla sua azienda, l a Vip: il cardinale Crescenzio Sepe, il questore Santi Giuffré e il prefetto Alessandro Pansa. «Per Sepe – racconta l’artigiano – abbiamo scelto un tessuto Il gol dell’artigiano damascato con filo dorato e una forte presenza del colore cardinalizio: il rosso». Ma Pappalardo è aperto alle proposte del cliente: «Il direttore del Denaro, Ruffo mi ha chiesto una poltrona gessata, sul nero, è una cosa che è piaciuta molto, ora la produciamo di serie». Non mancano le richieste bizzarre: «Una volta mi hanno portato un tessuto del Calcio Napoli per avere una poltrona da tifoso: ho esaudito il desiderio con piacere ». C’è solo una richiesta che lo fa imbestialire: «Le poltrone nere, magari in ecopelle: siamo per un prodotto di qualità che si differenzi ». Non soltanto estetica, la Vip cura molto anche la comodità: «Produciamo poltrone ergonomiche che garantiscono una corretta postura e prevengono i più fastidiosi acciacchi: dal classico mal di schiena, alle prostatiti e le emorroidi». L’ultima creazione è stata una po trona realizzata con il tessuto delle cravatte di Marinella per Giancarlo Elia Valori. Ma il sogno sarebbe una poltrona per la residenza napoletana del presidente Napolitano a Villa Rosebery: «Ora ne ha una nera, scelta anni fa da Cossiga. Io userei un tessuto damascato, magari con i colori della nostra bandiera».

Dopo tanti sacrifici un desiderio
«Vorrei una senior»

Vittorio Pappalardo nasce a Napoli 57 anni fa, nello stesso palazzo in cui è situata la sua azienda, la Vip che dal 1977 realizza poltrone d’ufficio. Si definisce un imprenditore artigiano. Ancora oggi, con l’aiuto dei suoi collaboratori, lavora in prima persona alla realizzazione del prodotto, ma si occupa anche del marketing. Ha da subito intuito le potenzialità della tecnologia: «Già nel 1980 avevo il computer – dice – ora uso Skype e sono su YouTube». Il fiore all’occhiello sono le poltrone direzionali “su misura”. Da un corpo macchina base la poltrona viene adattata alle esigenze del cliente che partecipa attivamente alla scelta del legno e del tessuto da utilizzare. Numerosi gli accessori disponibili: dalla fondina portapistola, all’appendigiacca sino alla possibilità di personalizzare la poltrona col proprio nome. Ogni poltrona è matricolata e fotografata, l’azienda conserva nel tempo tutti i dati relativi all’assistenza: una sorta di storia clinica. La Vip opera maggiormente in Campania: «Ci è capitato di esportare in Russia, ma per ora stiamo bene così, qua c’è ancora tanto da fare». Il merito di Pappalardo è quello di essersi adeguato ai tempi divenendo imprenditore senza snaturarsi, rimanendo l’artigiano che lavora a stretto contatto col cliente. Un lavoratore instancabile che ci rivela un desiderio: «Una poltrona per me non ce l’ho, in ufficio ho poco spazio e a casa non ci sono mai, ma mi piacerebbe una Senior».

Swarovsky e Schuberth, ecco le poltrone Vip

La napoletana Vip di Vittorio Pappalardo, azienda leader nella produzione di poltrone per top manager, diventa licenziataria dei tessuti della Maison Schuberth, con i quali rivestirà le sue poltrone, nella variante femminile Glamour-Plus-Schuberth. Emilio Schuberth è il grande sarto napoletano di fama mondiale che ha vestito Regine e grandi dive quali Greta Garbo, Sofia Loren, Brigitte Bardot, Rita Hayworth. Questa linea di poltrone,  arricchita con con pietre Swarovski, è dotata anche di apendigiacca o appendiborsa ed è destinata alle top-Manager che vogliono conservare il fascino dell’eleganza femminile, anche in quello status-symbol, tipicamente maschile, quale la poltrona del Top-Manager. Le poltrone Vip sono prodotti unici e hanno una propria matricola e una propria cartellina; la scheda-prodotto è conservata negli archivi dell’azienda. A Natale tra i destinatari di una delle poltrone Vip c’è stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Una poltrona per Emma Marcegaglia

Ad accogliere il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia al suo arrivo a Napoli è la poltrona “su misura” regalatale dal Denaro e realizzata dall’azienda napoletana Vip di Vittorio Pappalardo. La poltrona, in tessuto Schubert bianco-nero, (Emilio Schubert è il sarto napoletano di fama mondiale che ha vestito Regine e dive quali Greta Garbo, Sofia Loren, Brigitte Bardot, Rita Hayworth), ha due grandi tasche laterali dove trovano spazio uno specchietto coordinato per gli ultimi ritocchi e un portaocchiali. I braccioli sono impreziositi da pietre Swarovsky. Altro tocco di classe sullo schienale, con il portaborse “targato” Emma Marcegaglia. Nella foto il direttore del Denaro Alfonso Ruffo con il leader di Confindustria e, ultimo a destra, Vittorio Pappalardo.

Una poltrona per VIP

Pappalardo (Vip): Il prossimo cliente? Spero il nuovo Questore di Napoli.
Il marchio registrato trent’anni fa da Vittorio Pappalardo è ormai un must per la gente che conta. Tra i suoi clienti ci sono tra gli altri il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e il Cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe. 

Sono i dettagli, piccoli e grandi, a fare la differenza nella storia di Vip, il marchio registrato oltre trent’anni fa da Vittorio Pappalardo che, dal 1977, “mette comodi” tanti top manager campani e non. Pappalardo è un vero e proprio artista della poltrona, innamorato perso del suo lavoro, tanto da custodire con grandissimo affetto i numerosi piccoli tasselli che hanno fatto della sua impresa un riferimento del settore: dalle foto dei lavori alla prima struttura, sempre in via Sedile di Porto, alle pubblicità d’esordio, ai primi articoli di giornale in cui già erano presenti i cardini della sua filosofia aziendale.
E nei raccoglitori trovano spazio anche i ricordi di famiglia, i riconoscimenti ricevuti dai genitori, “imprenditori vecchio stampo”, da cui Vittorio ha imparato tanto, scegliendo poi di seguire la sua strada, fatta di studio, sacrifici e successi. A colpire è soprattutto l’attenzione ai dettagli che Pappalardo mette in ogni fase della produzione delle poltrone, elemento che si traduce presto in una forte e radicata attenzione al cliente, “la stessa – spiega Pappalardo – sia per i grandi che per i piccoli ”. Dalle poltrone fatte “con gli occhi dei clienti” ai guanti bianchi che indossa sempre per far provare le poltrone, nulla è lasciato al caso: “anche se qualche volta qualcuno può sorriderne. Non bisogna, però, dimenticare che nel lavoro è necessaria una grandissima dignità e i guanti sono una forma di rispetto sia del mio ruolo professionale sia del cliente”. L’imperativo è garantire la massima soddisfazione della propria clientela, anche, anzi soprattutto, nella fase post vendita. “Il più grande complimento ricevuto è stato sentirmi dire che ci sono sempre, che i nostri acquirenti sanno di poter contare su di noi in qualunque momento, per qualunque tipo di problema o assistenza”. È per questo che il numero uno di Vip ha tanto da ridire sul moderno modo di fare azienda, “non tollero la superficialità, oggi c’è troppa disattenzione anche da parte delle grandi marche. Non possiamo avere come massima aspirazione quella di raggiungere prodotti di qualità sufficiente, dobbiamo impegnarci per migliorare le cose già fatte bene”. Per questo, ad esempio, per le sue poltrone sceglie materiali di prima qualità, come il meccanismo per sollevarle, uguale a quello utilizzato da Ferrari eMercedes Benz per gli sportelli delle auto. “Qualcuno si stupisce quando sa che le rotelle delle mie poltrone non sono fatte in Cina – racconta – o che l’articolo arriva già montato al cliente. Non siamo certo l’Ikea. I nostri acquirenti sono avvocati, manager, non sanno, né devono, montare correttamente le poltrone”. Alle consegne, precedute da un sms di notifica, lo staff della Vip c’è sempre e non va via se non dopo essersi accertato che l’acquirente sia entrato in confidenza con il funzionamento della poltrona. “Sono in troppi a pensare che il core business di un’azienda sia il guadagno, per questo ho poca stima di quei manager che non hanno mai studiato per ricoprire ruoli di responsabilità e si ritrovano a sottovalutare di continuo la clientela”. Non sono i grandi numeri a fare la differenza, ma la qualità: “Dobbiamo diventare micro aziende di eccellenza, non abbiamo la forza di tenere testa alla concorrenza cinese sul piano dell’abbattimento dei costi. Dobbiamo essere piccoli ma eccellenti. Il cliente vuole prodotti buoni e noi dobbiamo “drogarlo” con il servizio, coccolarlo”. È l’imprenditore che deve cercare il cliente, cercando di risolvere tutto rapidamente, facendo diventare sufficiente una telefonata, dedicandogli attenzione e assistenza. Tra i grandi limiti delle imprese, oggi, c’è l’appiattirsi su stereotipi, “Sono le idee che ci fanno uscire dal tunnel della crisi, dobbiamo imparare a giocare, sperimentare, rompere gli schemi. Noi l’abbiamo fatto utilizzando il tessuto sartoriale per le poltrone o inserendo piccoli Swarovski nei braccioli”. E tra le idee realizzate anche quella di lanciare una linea femminile per top manager, per garantire l’espressione della propria femminilità anche attraverso uno strumento di lavoro come la poltrona. “E’ uno strumento delicato e importante. – spiega Pappalardo – Quando arrivi a rappresentare un determinato ruolo, hai bisogno di trasmettere messaggi anche attraverso l’abbigliamento o l’arredamento. È per questo che ho bisogno di confrontarmi prima con i clienti, nel caso delle poltrone personalizzate, ne studio esigenze, modi di fare, piccole manie e cerco di tradurli in un pezzo unico”. Renderle tali è anche la matricola. Ogni poltrona, infatti, è numerata, cosa che ne favorisce la tracciabilità e ne facilita l’identificazione: “Un’idea nata proprio come conseguenza della personalizzazione delle poltrone stesse”. A poter vantare una poltrona “su misura” sono tanti personaggi noti, tanti uomini di impresa e delle istituzioni ma non solo. Tra questi: il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il Cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, l’economista, Giancarlo Elia Valori, il direttore del Denaro, AlfonsoRuffo, e quello del TG1,AugustoMinzolini. Ogni poltrona è impreziosita da qualche particolarità: un portaocchiali, uno specchietto, il portaborse con inciso il proprio nome, il portabiglietti da visita, una fondina portapistola. “Quando ci sono problemi – aggiunge Pappalardo – chiamano me. E’ successo, ad esempio, conAlessandro Pansa. Il suo staff mi chiamò alla terza sostituzione di poltrona dell’allora Prefetto. Morale della favola, oggi che riveste un nuovo incarico ha portato con sé il mio prodotto. Una bella soddisfazione”. Vip di Vittorio Pappalardo è stata anche il primo caso di studio all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli nel corso di Comunicazione della Moda (tenuto dalla professoressa Elena Perrella) all’interno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione. Il corso analizza i casi imprenditoriali di successo degli ultimi anni partendo dalle strategie di comunicazione delle aziende “extra settore” che stanno vincendo le sfide della globalizzazione grazie all’utilizzo di strategie ben calibrate sul concept aziendale e sul relativo prodotto. Pappalardo, definito dalla stampa internazionale “il sarto delle poltrone su misura”, racconta che per spiegare ai ragazzi le strategie di comunicazione ha scelto di partire da casi importanti di aziende che mutuano le strategie e i tempi del mondo dell’abbigliamento ai settori degli accessori e del design. “In questo modo – racconta – attraverso le loro strategie si può comprendere meglio come le piccole e medie imprese possono imporsi sul mercato seguendo la scia dei grandi brand”. Per reggere ai ritmi intensi del lavoro, però, è necessaria una forte motivazione, che Vittorio Pappalardo trova nella sua famiglia, nella moglie e in sua figlia, che un giorno potrebbe seguire le orme paterne: “E’ fondamentale nel nostro ruolo di azienda perché ci incoraggia, ci garantisce la serenità necessaria per affrontare tutto e la spinta a fare. Percepiscono quanto stai facendo e ti incoraggiano”.

Una poltrona su misura per Elia Valori

Una poltrona su misura per Giancarlo Elia Valori, vincitore della sezione Mediterraneo del Premio Ischia. Si chiama “poltrona del Mediterraneo” in omaggio all’impegno con cui Valori si dedica da anni ai temi della politica internazione e in particolare ai suoi studi sul futuro del Mediterraneo. E’ realizzata da Vittorio Pappalardo (titolare della Vip) con tessuti delle cravatte di Maurizio Marinella. La poltrona è stata a donata a Valori dal Denaro e da Vip. Pappalardo è considerato l’artigiano dei top manager. Le sue poltrone sono pezzi unici, ognuna ha una sua matricola, ognuna viene fotografata ed ha una cartellina personale, la scheda-prodotto, meticolosamente conservata negli archivi dell’azienda. Insomma nel grande mercato artigianale del “su misura” ora si sono aggiunte anche le poltrone d’ufficio.